città di varese presentazione

Il Città di Varese si è presentato ufficialmente a Villa Fusella a Viggiù

Il Città di Varese, nella splendida cornice della villa messa a disposizione dalla famiglia Fusella a Viggiù, ha presentato ufficialmente il proprio organigramma dirigenziale e tecnico. La data individuata per l’evento dal presidente Stefano Amirante e dai suoi collaboratori, il 24 luglio, non è stata casuale visto che coincide con il primo anno di attività del club e con la chiusura dei termini per l’iscrizione al campionato di Serie D. Iscrizione che il Città di Varese aveva formalizzato già nei giorni precedenti con l’invio di tutta la documentazione e le garanzie richieste dalla Lega Nazionale Dilettanti. Presenti all’incontro con la stampa, che i tifosi hanno potuto seguire in diretta Facebook sul canale della società, il presidente Stefano Amirante, il suo vice Stefano Pertile, Gianni Califano (direttore sportivo), Andrea Scandola (consulente di mercato), David Sassarini (allenatore prima squadra) e Gianluca Porro (allenatore Under 19 Nazionale).

Ad aprire la serata di presentazione è stato Stefano Pertile che, dopo un anno di presidenza, ha assunto la carica di vice-presidente, scambiando il ruolo proprio con Stefano Amirante. «Questo è il mio ultimo discorso da presidente ma resto sempre il primo tifoso: per noi si apre una nuova pagina che scriveremo ancora con lo spirito del nostro primo anno. Abbiamo tenuto acceso la fiammella del calcio a Varese ripartendo dalla Terza Categoria; nelle ultime settimane si è prospettata l’idea della fusione con il Busto 81 e l’abbiamo colta. Saliamo di quattro categorie ma l’obiettivo deve essere sempre quello della continuità: vogliamo costruire qualcosa per legare il calcio alla città e ai tifosi».

Stefano Amirante, dopo aver ricordato il compianto Cesare Bonazzi, ha illustrato con grande chiarezza quello che è, e sarà, il Città di Varese a trecentosessanta gradi. «Passare dalla Terza alla Serie D era un’opportunità da cogliere al volo: diciamo grazie al patron del Busto 81 Gigi Galli che ci ha dato la possibilità di effettuare la fusione con una società pulita. Diciamo subito con chiarezza che le mie conoscenze sono legate alla figura di Antonio Rosati: gli ho chiesto se era interessato a darci attivamente una mano e ho trovato risposta positiva: lo farà tramite la I & MI che nei ranghi societari sarà rappresentata dal tesoriere Paolo Girardi. Tramite Andrea Scandola sono arrivati anche i contatti con due noti dirigenti brianzoli che attualmente sono vicini alla Pro Sesto e che in passato hanno fatto calcio a Monza e Seregno. La mia sarà una presidenza tecnica, non di proprietà: anche in caso di Seconda Categoria avevamo già stabilito con Pertile che ci saremmo invertito le cariche». Passando al capitolo strutture il presidente Amirante ha annunciato: «Chiederemo lo Stadio a gettone pagando al Comune quando previsto dall’apposita delibera come fatto l’anno scorso in occasione della partita con il Don Bosco Bodio. Con l’amministrazione i rapporti sono buoni e ci siamo venuti incontro su alcune situazioni. La manutenzione dello Stadio sarà a carico del Comune, noi abbiamo chiesto di avere la casa del custode per fare la nostra sede. Per quanto riguarda l’impianto delle Bustecche ci siamo impegnati a farci carico dei lavori che riguardano campo, spogliatoi e tribuna». Ringraziamento infine per il Delegato provinciale Alessio De Carli: «Fin dal primo giorno ci ha dato un grande supporto. È una persona eccezionale che fa solo il bene del nostro calcio».

Passando all’area tecnica è stato il collaboratore di mercato Andrea Scandola ad inaugurare gli interventi: «Varese è la mia città e sono davvero emozionato poter dare il mio apporto al Città di Varese. Essendo in possesso dell’abilitazione di agente FIFA non potrò ricoprire incarichi dirigenziali ma solo come consulente esterno. Per quanto riguarda il mercato da lunedì annunceremo quasi quotidianamente i primi arrivi».

Gianni Califano, direttore sportivo arrivato dopo quattro stagioni importanti a Prato, torna in Lombardia dopo l’esperienza del 2014/15 al Monza in Lega Pro:«Sono felice di essere tornato in Lombardia: al Monza ho conosciuto il vero tifoso e apprezzato il vero Lombardo: fui accolto con diffidenza, poi sono stato amato e apprezzato. Sono consapevole che sarò osservato ma ce la metterò tutta per farmi apprezzare anche da questa piazza. Lavoriamo sul territorio e ci terrei affinché il primo tesserato fosse un calciatore del posto: vogliamo partire con la preparazione il 7 agosto, poi lasciare i ragazzi liberi qualche giorno e ricominciare dal 18 agosto. Chi va in campo deve conquistare i tifosi, far vedere loro che c’è tanto impegno: i tifosi apprezzano chi dà tutto. Se i ragazzi saranno amati dalla piazza vuol dire che abbiamo vinto. Ho scelto Sassarini per guidare la squadra, un allenatore tra i più preparati in Italia».

David Sassarini, allenatore reduce dall’esperienza in Serie C con il Gozzano e in precedenza con la Primavera di Udinese e Virtus Entella, in Lombardia si è fatto apprezzare per il biennio al Seregno dove arrivò a vincere una finale playoff. «Quando mi è stato proposto Varese ho accettato al volo: conservo grandi ricordi della Primavera che vedeva protagonisti De Luca e Pompilio. Ringrazio la società, il ds Califano e Andrea Scandola per l’opportunità. Dal punto di vista tattico mi piace giocare in velocità, arrivare in porta con tre passaggi. Dico sempre che i primi costruttori di gioco sono i difensori».

A guidare l’Under 19 Nazionale sarà Gianluca Porro, idolo del “Franco Ossola” in due periodi tra gli anni ’90 e 2000. «Al Varese devo tutta la mia carriera da professionista: tornare nelle vesti di allenatore è una grande emozione. Il mio ruolo è quello di formare i ragazzi ed essere al servizio del mister della prima squadra».

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